La musica da ballo romagnola ha origine nella seconda metà dell'800 riprendendo lo stile dei valzer, polche e mazurche mitteleuropei, che sostituiscono quelli di tradizione folklorica rappresentati da saltarelli e manfrine. Le orchestrine erano il veicolo di diffusione di queste nuove danze: si esibivano nei circoli cittadini come nelle feste paesane. Alla fine dell'800 Carlo Brighi (Zaclein), primo violino di Arturo Toscanini e iniziatore del folclore romagnolo, ebbe l'intuizione di unire agli aristocratici violini, alla chitarra ed al contrabbasso, il ruspante, "pettegolo" ed impertinente zufolo, meglio noto come clarinetto in do. La sonorità brillante di questo simpatico strumento, unita alla caratteristica degli esecutori di staccare le note, ne ha determinato la tipica personalità allegra e briosa che contraddistingue la musica romagnola.
Con Secondo Casadei questa musica, resa ancor più ballabile e spettacolare, viene portata ai massimi livelli di popolarità.

Il 2008 è stato un anno speciale perché si sono celebrati gli 80 anni della nascita dell'Orchestra Casadei. Secondo Casadei, l'artefice, il protagonista e l'interprete più grande della musica folcloristica romagnola, creatore del fenomeno "liscio", nasce a Sant'Angelo di Gatteo (FC) il 1° aprile 1906. Fin da piccolo mostra una spiccata passione per la musica: a sedici anni debutta come violinista in un complessino; a diciotto crea la sua prima composizione, "Cucù", alla quale, nel corso della lunga carriera, seguono oltre mille polche, mazurche e valzer fra cui, nel 1954, la celebre "Romagna mia"; caratteristici i suoi assoli per clarinetto in do e sax alto mi bemolle.

È l'iniziatore dell'originale filone della canzone dialettale romagnola con "Burdèla avèra", "Un bès in biciclèta" e tante altre. Nel 1928 fonda ufficialmente l'orchestra Casadei ed imperterrito continua, unico in Romagna, a eseguire musica tradizionale nei momenti duri del dopoguerra, in cui imperversano i ritmi americani. Facendo ballare intere generazioni, varca i confini regionali, esibendosi, applauditissimo, in ogni parte d'Italia fino al 1971, anno della sua scomparsa; la "bacchetta" passa allora al nipote Raoul ed in seguito, nel 2000, a suo figlio Mirko, terza generazione Casadei, e questa è storia di oggi. Nel 2006 è stato festeggiato in tutta la Romagna il suo centesimo compleanno: manifestazioni culturali, spettacoli musicali con il coinvolgimento di migliaia e migliaia di persone, semplici occasioni di incontro fra i suoi numerosi ammiratori e sostenitori sono state la colonna sonora di una grande e speciale festa durata un intero anno. Ciliegina sulla torta: "L'uomo che sconfisse il boogie", un film documentario sulla sua vita del regista Davide Cocchi, che ha raccolto le testimonianze di chi lo ha conosciuto insieme a riprese inedite e preziosi filmati d'epoca, vincitore del Premio Miglior Documentario Folk Pop Jazz al Roma Music Doc Festival di Palazzo Venezia. Compositore geniale, dall'intuizione brillante e personalissima, lascia un'impronta indelebile nella musica folcloristica, che in lui rivive gli accenti più autentici e appassionati dell'anima canterina romagnola. Le sue musiche conservano intatte oggi più che mai quella freschezza, quella vivacità ed originalità che rendono assolutamente tipica ed unica la produzione di questo artista, che lo scrittore e regista Leandro Castellani ha definito nel suo libro "Lo Strauss della Romagna".

Le storiche Edizioni Musicali Casadei Sonora raccolgono e custodiscono il prezioso patrimonio artistico del M° Secondo Casadei, oltre 1000 brani (di cui 1048 incisi) "ereditati" da numerose orchestre italiane che li diffondono nelle loro serate con entusiasmo e coinvolgimento del pubblico di tutte le età. Accanto alla vastissima produzione dell'orchestra Casadei, che dal 1928 in poi ha dato vita ad alcuni successi ballabili, decisamente intramontabili, primo fra tutti la celeberrima "Romagna mia", le Edizioni Musicali Casadei Sonora promuovono e diffondono le composizioni di nuovi e giovani autori, sempre rigorosamente da ballare. Nel 1997 le Edizioni Musicali Casadei Sonora hanno ricevuto il Premio Siae per i 50 anni di attività. La direzione è affidata alla figlia di Secondo, Riccarda, anche lei premiata nel 2000 con l'importante riconoscimento nazionale Profilo Donna per il suo lavoro svolto a favore della musica, con il coinvolgimento di tutta la famiglia. Ogni anno le Edizioni spediscono e distribuiscono gratuitamente, a migliaia di operatori del settore in Italia e all'estero, fascicoli musicali, spartiti, basi, coinvolgendo sempre nuovi collaboratori, orchestre e gruppi bandistici, per i quali sono a disposizione speciali arrangiamenti. Casadei Sonora produce da più di 20 anni la trasmissione televisiva "Romagna mia", un contenitore di informazioni, curiosità e novità sulla Romagna, con le sue tradizioni, ed in particolar modo il mondo del ballo, presentata con vivacità e simpatia da Letizia Valletta Casadei, e diffusa quotidianamente con successo da un circuito di oltre 50 emittenti in tutta Italia e, via satellite, all'estero (tutta Europa, Sud America, Australia, Canada), mentre numerose sono le radio che su tutto il territorio nazionale ospitano nei propri programmi la musica romagnola. Importanti veicoli di diffusione delle musiche di Secondo Casadei sono inoltre le scuole di ballo di tutta Italia che, con le loro coreografiche esibizioni, aggiungono colore e fantasia alle sue melodie.
Presso le edizioni musicali Casadei Sonora ogni anno arrivano pullman da tutta Italia di turisti e gente appassionata che visita gli uffici e lo studio del Maestro Casadei. Un singolare ed interessante piccolo viaggio nella "Romagna in musica", dove si possono ammirare manoscritti originali, strumenti, foto d'epoca e naturalmente i numerosi premi e riconoscimenti dedicati a colui che ha dato il via al fenomeno "liscio" e che la gente continua ad amare più che mai.